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Cutigliano, situato a 750mt sul livello del mare, vera gemma dell’Appennino Tosco-Emiliano. Località turistica estiva e invernale, con le sue piste da sci ed i suoi percorsi naturalistici situati sul colle della Doganaccia, Pian di Novello e Pian degli Ontani. In inverno è possibile sciare sul colle della Doganaccia, collegato, con il paese di Cutigliano, con una funivia. In estate effettuare escursioni sulla Croce Arcana e al Lago Scaffaiolo è stare veramente a contatto con la natura. Dalla splendida e ridente località dell’Appennino Toscano è facile raggiungere le località di Abetone (16Km ca), Pian di Novello (18Km ca) e San Marcello P.se (10Km ca). In ogni periodo dell’anno lo svago è garantito durante le numerose sagre e manifestazioni che si svolgono in questi paesi della montagna. Proprio a Cutigliano, nel mese di Agosto, la Sagra di Mezza Estate è meta di moltissime persone che colgono l’occasione per ammirare, acquistare e degustare i prodotti gastronomici della montagna. Oltre all’acquisto dei prodotti dell’artigianato locale. La Sagra del Mirtillo, del Lampone, dei Pastori, rendono il Melo, località fra Cutigliano e Doganaccia, conosciuto in tutto il comprensorio. Una domenica d’estate i questi luoghi è consigliata a tutte le famiglie.

 

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Partenza da Prunetta e seguendo le indicazioni bianco-rosse del trekking M.P.T. dalla via principale del paese in direzione della chiesa (di fronte alla rivendita di sali e tabacchi) si imbocca una stradina trasversale che si immette su “Via delle Lari”. Dopo un breve tratto asfaltato la strada si inoltra nel bosco trasformandosi in mulattiera. Percorse alcune decine di metri, si incontrano i tubi dell’acquedotto comunale collegato poco più avanti con le sorgenti del fiume Reno. Un sentiero a destra scende nei pressi di Case Marconi, mentre il nostro itinerario sale dolcemente fino ad un bivio. La mulattiera prosegue penetrando nella riserva della S.M.I. (attuale L.M.I.) mentre a destra il sentiero sale rapidamente a Poggio Castello (mt 1136), raggiungendo una strada sterrata. Lungo questo tratto si osservano numerose tabelle di divieto a protezione della proprietà privata (divieto di raccolta dei frutti del sottobosco). Si prosegue a destra abbandonando la strada e prendendo il sentiero che sale rapidamente sfiorando il bosco di conifere e ginepri. Ancora poche decine di metri ed è visibile la croce delle Lari (mt 1200).

Per chi volesse effettuare un anello abbastanza impegnativo (Km 25), una volta raggiunte le Lari, scende con il sentiero M.P.T. a Campomagno, una piccola borgata nei pressi di Bardalone, e quindi a Pontepetri. Dal paese risale a Pian di Giuliano, situato sul versante destro del torrente Reno, prosegue sulla strada bianca fino alla località “Erba Minuta” per scendere poi alle Piastre. La “strada degli incassi” ricondurrà infine a Prunetta.

Lunghezza del percorso 5Km

Tempo andata e ritorno 2,10 ore

Difficoltà: Media

 

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La Macchia Antonini (mt966): meta di numerosi turisti, è considerata da molti il luogo “verde” più facilmente raggiungibile dalla città. Si collega infatti con Montecatini Terme tramite la strada statale 633 “Mammianese” e con Prunetta, facilmente raggiungibile da Pistoia deviando dalla SS.66 nei pressi delle Piastre e percorrendo la provinciale per altri 4,4 chilometri. La Macchia deve il suo nome all’Ingegnere Pellegrino Antonini che alla fine del XVII secolo comprò dal Governo Granducale la tenuta della “macchia di Calamecca”, ricca di boschi e d’acqua, ma difficilmente raggiungibile a causa della mancanza di strade. Antonini con molto entusiasmo riuscì a “bonificare” la zona, costruendo strade, razionalizzando il taglio (le “tagliate”) e la regimazione delle acque, producendo carbone che riuscì a portare in città. Infine edificò una casa colonica per dare alloggio ai dipendenti (oggi restaurata dalla Comunità Montana) e una chiesetta (sepolcro di famiglia). Fin dal tempo dell’Antonini, la prima domenica dopo il ferragosto, viene organizzata una festa campestre che richiama moltissima gente per una scampagnata all’aria aperta.

Percorso Accessibile

Partenza dal sepolcro della Macchia Antonini. Lasciata l’automobile nei pressi del sepolcro della Macchia Antonini, si prosegue scendendo per un breve tratto lungo la strada asfaltata in direzione di Crespole fino a incontrare la deviazione a destra per il laghetto. Un tratto sterrato, limitato da una siepe, conduce dapprima al lago, quindi lo costeggia compiendo l’intero perimetro.

Lunghezza del percorso 1Km

Difficoltà: Facile

Percorso Vita Palestra Verde

La Comunità Montana ha installato un “percorso vita (o salutare)” per fare ginnastica all’aperto con attrezzi e cartelli di propria produzione. Il tracciato comincia dal laghetto, lo aggira a destra e dopo il breve tratto sale a destra sulla mulattiera che raggiunge rapidamente il crinale; lo percorre per 200 metri circa ricollegandosi infine alla strada che scende nuovamente al sepolcro. Il percorso non richiede particolari doti fisiche in quanto ognuno può dosare gli esercizi di base al proprio allenamento.

Lunghezza del percorso 1,6Km

Difficoltà: Facile

 

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Partenza dal parcheggio nei pressi della piazza di Marliana (mt 469) e seguire la segnaletica bianco-rossa nei sentieri. Dal parcheggio si percorre un breve tratto asfaltato fino al bivio per “Gove” e si prende la stretta strada che scende in falsopiano alla fonte Becca (fonte alimentata da una sorgente di acqua ricca di sali minerali) dove la Comunità Montana ha allestito un’area-sosta (panchine e tavolo). Dalla fonte, con alcuni saliscendi, si scende in direzione della borgata di “Gove” e, dopo il campo sportivo (la strada è sterrata), si imbocca a destra un sentiero che scende rapidamente alla strada comunale. Si prosegue su questa a sinistra, salendo in direzione del borgo di Bovetola (rimane a pochi minuti di cammino sulla destra) e poco dopo, si riprende la mulattiera a destra. Si aggira a mezza costa la dorsale risalendo un breve tratto, si attraversa il fosso d’Acquaviva, giungendo infine nei pressi della località “Vormi” (mt 513). Lungo il percorso non è difficile trovare lunghi aculei bianco neri persi da qualche istrice (reintrodotto in molte zone della Montagna Pistoiese). Dopo aver raggiunto la strada provinciale si prosegue su questa a sinistra salendo, a tratti rapidamente (circa 2 Km), fino ad Avaglio (mt 732), caratteristico borgo medioevale. A sinistra del ristorante-bar si imbocca una stradina asfaltata (c’è una fontana) che sale e incrocia poco sopra la strada asfaltata, si prosegue a sinistra e nei pressi di una curva a gomito (edicola con verginina del 1866), si imbocca a sinistra la mulattiera che sale a Panicagliora (mt 850)) dove termina la salita. Il percorso prosegue per alcuni chilometri lungo la strada asfaltata in direzione di Marliana oltre il “Goraiolo”. Superato a sinistra il bivio, si scende e, dopo circa un chilometro, nei pressi di una stretta curva a gomito (vicino ad una villa), si imbocca a sinistra un sentiero (segno bianco-rosso) che rientra nel bosco. Pochi metri e si incontra una verginiana, si aggira e si imbocca a destra la vecchia mulattiera che scende rapidamente al paese di Marliana.

Lunghezza del percorso 15,2Km  vista marliana

Tempo andata e ritorno 4 ore

Difficoltà: Media

 

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Partenza dal parcheggio di Panicagliora. Da Panicagliora si scende su strada asfaltata in direzione di Marliana e si devia a destra al bivio per “Batino” imboccando, ancora a destra, la mulattiera indicata dal cartello “La Pievaccia”. Mentre si scende rapidamente, superata un’abetina, si distingue a sinistra la sagoma del paese di Serra arroccato sul crinale opposto; lasciato a sinistra il campo sportivo (attenzione alle numerose strade di smacchio) si scende ad un piccolo fosso chiamato dai locali “della Pievaccia”, si risale e si prosegue in falso piano. Ancora pochi minuti di cammino e a destra s’incontra un sentiero che sale rapidamente nel bosco (indicato da alcuni vecchi cartelli di legno) e si collega in pochi metri ai ruderi della Pieve di S.Andrea di Furfalo. Ripreso il cammino, aggirata la dorsale si scende al fosso Pescioline e si risale costantemente tagliando il versante, al paese di Serra. Si può tornare a Panicagliora seguendo la strada asfaltata (Km.4)(ottimo panorama su tutto il percorso).

Lunghezza del percorso 5Km

Tempo di percorrenza andata e ritorno:1,10 ore

Difficoltà: Facile

 

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Partenza da Pontito in Piazza Lazzaro Papi. A sinistra una strada selciata sale direttamente alla chiesa (strada che prenderemo al ritorno) e si comincia a percorrere le caratteristiche vie ad arco salendo fino alla chiesa (mt745). Il paese ha la caratteristica forma di un ventaglio in cui l’imponente campanile è il vertice e le vie disegnano archi concentrici sul versante. Si aggira a sinistra il muro di cinta e si prende la strada asfaltata che sale e che si immette poco dopo nella strada asfaltata che sale dal paese. La strada asfaltata, dopo aver superato la Chiesa della Madonna delle Grazie, termina poco prima delle prese dell’acquedotto poi la strada sterrata sale con alcuni tornanti e diviene pianeggiante fino a Croce a Veglia (mt906) riconoscibile dalla piccola cappellina. Proseguendo a sinistra lungo la “rossa” strada di crinale (ottimo panorama sulla “Svizzera pesciatina”) con alcuni saliscendi si raggiunge il bivio per “Case Giannini”, si continua a destra e quindi ancora a destra scendendo fino alla inconfondibile sagoma della Penna di Lucchio.

Lunghezza del percorso: 7,5Km

Tempo di percorrenza andata e ritorno: 4 ore

Difficoltà: Facile